23.05.2012
GH e cuore
Nell’ipertrofia cardiaca finale e nell’iniziale cardiomegalia e comunque nella patologia più ampia definita come “scompenso cardiaco”, il cuore non riesce a pompare il sangue riaffluito dalla circolazione periferica al polmone. I medici spesso utilizzano medicinali come la digitale per aumentare la forza contrattile del cuore o trattamenti misti che “scarichino” le resistenze contro cui il muscolo malato deve combattere. È stato rilevato che in circa il 40% di questi pazienti vi è una deficienza dell’ormone della crescita che contribuisce alla diminuzione della forza e della potenza del cuore. Alcuni ricercatori italiani dell’Università Federico II di Napoli coordinati da Angelo Cittadini hanno pubblicato sul Journal of Clinical and Endocrinology Metabolism un articolo dal titolo “Growth Hormone Deficiency in Patients with Chronic Heart Failure and Beneficial Effects of Its Correction”, hanno scoperto che dando ogni giorno integratori di ormone della crescita a pazienti con questo tipo di problema, gli stessi miglioravano la qualità della vita, i massimali di consumo di ossigeno, la capacità di resistenza di allenamento, la capacità di pompa del ventricolo sinistro e il flusso cardiaco. L’ormone della crescita parrebbe essere un trattamento benefico per pazienti con problemi cardiaci. L’articolo ha suscitato l’interesse nel campo della cardiologia a livello internazionale.