23.05.2003
Come scegliere un buon vino
“Fermo restando che il miglior vino in assoluto è quello che piace, per essere sicuri della scelta è sempre bene rifarsi ad alcuni “indizi” di qualità. Come primo criterio ci si può lasciar guidare dalla classificazione di legge che prevede una scala gerarchica: vini DOCG (denominazione d’origine controllata e garantita), vini DOC (denominazione d’origine controllata), vini IGT ( indicazione geografica tipica), vini da tavola col nome dell’uva, vini da tavola con nome di fantasia. Altri indizi riguardano: la confezione (un vino di qualità non sta in scatola ma in bottiglia anche se questa fa lievitare il prezzo), l’annata (è obbligatoria per i vini DOCG ma un produttore serio dovrebbe sempre indicarla); come e dove è imbottigliato (un vino imbottigliato nella zona di produzione dà più garanzie perché signifca che è stato vinificato e imbottigliato dallo tesso propduttore); la dizione “secco” (con un residuo zuccherino che non deve superare i 4 grammi per litro), “superiore” o “vendemmia tardiva” (con una gradazione maggiore), classico ( per indicare la più ristretta zona d’origine di un vino DOC), la lunghezza del tappo (la bottiglia contiene quasi sempre un vino ottimo).”