23.05.2011
L’allenamento estremo: ogni quanto e in che misura?
Sentire i muscoli che bruciano e spingere le ripetizioni al massimo fino a quando i muscoli non rispondono più ha sempre fatto parte dell’allenamento nel bodybuilding. L’allenamento estremo consiste nel fare un esercizio fino a che i muscoli non rispondono più. Jeff Willardson della Eastern Illinois University ha discusso i pro e i contro di questo metodo di allenamento in un lavoro pubblicato su il Journal of Strength & Conditioning Research. Molti studi hanno analizzato il numero ottimale di ripetizioni in un programma ma pochi hanno analizzato l’effetto di portare all’estremo questo numero sui muscoli. Questo tipo di allenamento permette ai bodybuilder avanzati di progredire al livello successivo. Questo allenamento altamente intenso va alternato con micro-cicli a breve termine in modo da non stressare l’organismo. L’allenamento estremo è quindi efficace poiché coinvolge diverse unità motorie (i muscoli e i loro nervi) e stimola la secrezione degli ormoni anabolici, come ad esempio l’ormone della crescita, fattori di crescita dell’insulina e il testosterone e aumenta la sensibilità all’insulina (l’insulina è un potente ormone anabolico). I bodybuilder così come gli atleti di potenza devono spingere sull’acceleratore sevogliono diventare forti e grossi. È solo necessario ricordare che sebbene questo tipo di allenamento abbia i suoi vantaggi, facilmente può portare all’overtraining e ad infortuni muscolo-articolari anche gravi.