02.12.2024
Postura e benessere psicologico e fisico: quali influenze?
Mantenere una corretta postura è un ingrediente importante della ricetta del benessere fisico e psichico. Lo spiega Praveen Mummaneni, chirurgo della colonna vertebrale dell’Università della California, ripreso in un recente articolo di National Geographic Italia.
“Nel corso della vita, le articolazioni e i legamenti diventano meno elastici e meno adattabili a una postura scorretta, il che può portare alla compressione dei nervi o del midollo spinale, a una scarsa tolleranza dell’attività fisica e al dolore cronico“. E aggiunge: “Una buona postura riduce al minimo lo stress di tutti i muscoli, diminuendo la quantità di lavoro che devono svolgere… Le persone con una buona postura spesso evitano di subire sostituzioni di anca e ginocchio con l’avanzare dell’età“.
Quali sono le origini e le conseguenze dei disordini posturali?
Con postura si intende la posizione del corpo nello spazio. La definizione può essere relativa agli esseri umani in posizione eretta, seduta e distesa. E si può intendere sia in riferimento allo stare fermi sia al movimento. I presupposti della dinamicità sono imputabili a tante variabili individuali. Non esiste un uomo uguale ad un altro. Proprio questa diversità che ci contraddistingue può, in alcuni casi, determinare problemi per la salute dell’individuo. Basta considerare lo stretto rapporto tra emozioni e risposte fisiologiche, così come tra il carattere ed il metabolismo per capire l’unicità di ognuno di noi.
Disarmonie corporee gravi, per esempio, al volto possono condizionare la vita di relazione e compromettere lo sviluppo psico-fisico di un soggetto in crescita. L’interesse che si mostra per la diagnosi precoce e quindi per la terapia di queste forme giovanili, risiede nel fatto che, anche in casi molto severi, esse sono potenzialmente reversibili grazie al potenziale riparativo e alla plasticità dei tessuti tipica delle fasi di crescita. Tuttavia, anche nell’adulto è possibile diagnosticare tali disarmonie e attuare manovre terapeutiche per risolvere tali situazioni.
Tanti fattori (inclusi abitudini sbagliate) possono portare a squilibri muscolari, per cui alcuni muscoli diventano ipertrofici e tesi mentre altri si indeboliscono, innescando un ciclo di disfunzione posturale.
La letteratura scientifica concorda sul fatto che le conseguenze dei disordini posturali colpiscono non solo il sistema muscolo scheletrico (arrecando dolori).
Una postura scorretta impatta sul benessere della persona a 360°. Ha ripercussioni su:
- respirazione, limitando la capacità dei polmoni di espandersi completamente e perciò l’efficienza respiratoria e l’apporto di ossigeno;
- benessere psicologico: una postura inadeguata può influenzare negativamente l’umore e l’autostima.
Tipi di postura e psicologia, quali influenze?
Secondo le teorie freudiane classiche, la bocca è la prima parte del corpo che assicura piacere e che permette di stabilire un rapporto con il mondo che lo circonda. È, infatti, evidente l’attitudine di ogni bimbo a portare alla bocca qualunque oggetto che si pone alla sua attenzione.
Schematicamente nella psicodinamica affettiva si distinguono alcune fasi di maturazione di cui la fase orale copre i primi 12-18 mesi di vita. Pertanto ogni atto con cui il bimbo porta oggetti alla bocca o alcuni atteggiamenti con cui il piccolo si gratifica (per esempio il succhiamento del dito o del succhiotto) fanno parte dell’evoluzione cognitiva orale.
L’attività orale è dunque contemporaneamente una fonte di soddisfazione e. una necessità biologica di nutrizione. Pertanto, è anche una modalità di contatto con l’ambiente esterno che comporta una serie di prensioni e di rilasciamenti delle labbra, di piccoli morsi e di ingurgiti. Per rifarsi all’esempio già citato del succhiamento del dito, in genere il bimbo effettua questo rito nei momenti d’ansia, o quando teme il sopraggiungere di qualcosa di cui ha paura e quindi, di fronte ad avvenimenti che mobilitano la sua angoscia, come la nascita di un fratellino o di una sorellina, può mettere in atto gesti con valore simbolico di tipo gratificante e tranquillizzante.
Anche nell’adulto le varie componenti del volto sono investite di elevati significati psicologici. Soprattutto in fase onirica, cioè nel sogno, sussistono trasposizioni di varie parti del corpo.
Un esempio tipico di trasposizioni di questo genere e la sostituzione dei genitali con il viso nel simbolismo del pensiero inconscio. Jung, in particolare, affermava che i sogni con stimolo dentario fatti da donne hanno il significato di sogni di nascita.
Analisi della postura
L’equilibrio del corpo umano e possibile se il suo centro di gravità cade all’interno della base d’appoggio (piedi). Nella stazione eretta questo equilibrio è ottenuto con una disposizione delle varie parti attorno a una verticale che approssimativamente passa dal lobo dell’orecchio al davanti del malleolo esterno (piede).
Lo studio della postura e dei parametri fisici che la riguardano, è possibile clinicamente con l’ausilio di apparecchiature computerizzate chiamate pedane posturali. Queste pedane forniscono utili dati sia per la diagnosi che per la terapia di una vastissima gamma di “disordini posturali”.
Qual è la postura corretta? Ecco le 3 tipologie principali
Francois Le Huche distingue 3 categorie di soggetti caratterizzati da diverse posture verticali che si correlano a specifici comportamenti psicologici, ossia soggetti con:
- habitus astenico, hanno un atteggiamento verticale curvo e “molle”; addome prominente, torace incavato, spalle e collo in avanti. Tali soggetti spesso hanno una respirazione orale (a bocca aperta) e un ipotono della muscolatura facciale, correlato con alterazioni delle ossa mascellari (sindrome di II classe, ovvero prominenza del mascellare superiore e retrusione della mandibola). L’atteggiamento psicologico di queste persone è dimesso nei confronti del mondo esterno. All`esame posturometrico il baricentro di questi soggetti cade molto spesso all`indietro della posizione ideale. È una situazione riscontrabile in alcune patologie quali gli stati post-commotivi cerebrali o negli esiti di colpo di frusta cervicale eccetera;
- stazione eretta rigida e contratta, hanno ampiezza dei movimenti del corpo limitata, con testa e collo contratti e rigidità a livello di spalle e torace. Le persone caratterizzate da questa postura spesso si comportano con atteggiamenti aggressivi da cui possono originarsi tratti ossessivi o isterici. I dati rilevabili con la pedana trovano in questo gruppo il baricentro sbilanciato in avanti, come nelle varie reazioni da stress cronicizzato.
- attitudine verticale corretta. In questo caso, i vari segmenti corporei scheletrici sono in armonia tra loro e con la componente muscolare e psicologica. È quindi insieme al concetto di equilibrio e armonia delle masse corporee tra loro e con la psiche, che va visto il concetto di postura.
La postura è dunque il risultato di un adattamento fisiologico e psichico alle varie funzioni (respirazione, masticazione, visione, il rapporto col suolo e gli organi dell’equilibrio eccetera). Da qui risulta evidente lo stretto legame tra postura e benessere.
Equilibrio e postura corretta per il benessere generale del corpo
Lo stato di equilibrio non necessariamente corrisponde a una buona postura. Guardando le figure qui sopra gli uomini hanno una posizione eretta. Solo nel primo caso a destra però le parti del corpo sono in equilibrio senza particolari tensioni reciproche. Gli altri individui cadrebbero se non fossero tenuti in equilibrio da un grande lavoro di legamenti, fasce e muscoli.
D’altra parte, l’equilibrio locomotorio dinamico si ottiene mediante una successione in serie di posizioni instabili. Esse richiedono una vigilanza sensoria e neuromuscolare. Si tratta di un processo elaborato che non consente errori, che comporterebbero cadute. Le connessioni effettuate dal sistema nervoso tra i vari sistemi sensoriali sono assicurate sia dalle aree deputate alla visione, che da quelle deputate all’equilibrio. Tali aree ricevono impulsi da recettori somatici ubicati nei muscoli del collo e della colonna vertebrale, specie nel tratto cervicale e negli arti inferiori.
La postura mandibolare incide sull’equilibrio
La correlazione tra la colonna vertebrale e le arcate dentarie è molto importante nella determinazione della postura dell’individuo. Per citare solo alcuni di questi rapporti ricordiamo che il rachide è costituito da 32 vertebre come pure 32 è il totale dei denti, che la colonna rappresenta la struttura verticale di sostegno, che l’insieme dell’apparato masticatorio rappresenta il sistema di equilibrio e di compenso orizzontale e che l’alterazione di uno solo dei due componenti genera sempre modifiche posturali e successivi danni funzionali e morfologici come dimostrano i più recenti studi a riguardo.
Poiché il sistema cranio-cervicale funzionalmente viene considerato in maniera unitaria, uno sbilanciamento della postura mandibolare rispetto al cranio si riverbera su altri organi sensoriali e sulla postura di tutto l’organismo. È pertanto sufficiente una modesta alterazione dell’articolato dentario per compromettere l’equilibrio della postura corporea generale e scatenare dolori in soggetti predisposti.